INTOLLERABILE ... insostenibile ... incredibile...

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pierafrancesco
view post Posted on 11/5/2007, 19:46 by: pierafrancesco





MILANO – Lottare non solo contro la malattia, ma anche contro il pericolo di perdere il lavoro, contro le difficoltà nel ruolo di madre e di moglie, contro le umiliazioni alla propria femminilità. Per una donna, il cancro è anche questo, e l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (AIRC) vuole ricordarlo domenica 13 maggio, in concomitanza con la Festa della mamma. Ma sarà anche l’occasione per la tradizionale raccolta di fondi (destinati in parte a progetti di ricerca sui tumori femminili), tramite la vendita delle azalee in 3.000 piazze italiane. Quest’anno, in particolare, l’accento verrà posto sulla conservazione della dignità della donna e della qualità della sua vita. L’iniziativa mobilita 30.000 volontari dell’AIRC, che distribuiranno settecentomila piantine, in vendita a 14 euro l’una, insieme a un numero speciale della rivista Fondamentale su tumori, salute e prevenzione tutto declinato al femminile.
L’obiettivo è dare sempre più ossigeno e fondi alle ricerche che mirano a prevenire il cancro, laddove è possibile (come nel caso del tumore del collo dell’utero), ad anticipare la diagnosi, individuare terapie sempre meno invasive, a potenziare tutte le cure e i provvedimenti che possono aiutare, compresi quelli estetici e psicologici, ma anche dedicare maggiore attenzione alle conseguenze di un tumore (superato o presente) sulla maternità e sulla possibilità di concepire un figlio sano.
Tutto ciò vale per le patologie più note alle donne, come i carcinomi della mammella, dell’utero o dell’ovaio, ma anche per quelli tradizionalmente considerati «maschili» come le neoplasie del colon e del polmone, la cui incidenza ha iniziato a crescere in maniera preoccupante anche tra le donne, come conseguenza, per il polmone, di un’abitudine al fumo che il gentil sesso sembra restio ad abbandonare. Secondo i dati riportati dall’AIRC e tratti dall’ultimo rapporto Istat, infatti, la mortalità per tumore in Italia diminuisce di circa il 2 per cento l’anno, fatta eccezione per i decessi dovuti ai carcinomi polmonari femminili, che sono invece cresciuti dell’1,5 per cento.
L’associazione confida di raccogliere circa dieci milioni di euro, e di finanziare così molti progetti in corso o del tutto nuovi. Quale destino avranno questi fondi? Sportello Cancro lo ha chiesto a Maria Ines Colnaghi, direttore scientifico dell’AIRC. «La nostra metodologia di lavoro – spiega - è sempre la stessa: tutto il denaro ottenuto (e la giornata dell’azalea è da sempre quella che ci permette di raccogliere più fondi) confluisce in un unico fondo che destiniamo alle diverse iniziative. Queste ultime sono decise e rinnovate ogni 3-5 anni, secondo una strategia che viene concordata con esperti nazionali e internazionali e che punta a risolvere, in un certo momento, il problema più urgente o ad affrontare la tematica più promettente». Negli ultimi anni, spiega ancora Maria Ines Colnaghi, si è notato un grave ritardo tecnologico nei centri di ricerca nostrani, dovuto alla carenza di finanziamenti e alla disorganizzazione generale. «Per questo - aggiunge - abbiamo dato il via a progetti regionali attraverso i quali fosse possibile sfruttare al massimo le risorse disponibili».
 
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1666 replies since 11/5/2007, 17:01   34375 views
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